Chanson des ouvriers anarchistes de Carrare, écrite par Guiseppe Raffaelli et Giuseppe Del Freo sur une musique populaire. Elle deviendra l’hymne des « Arditi del Popolo » organisation antifasciste née en 1921, groupes ouvriers de combat contre la terreur des chemises noires fascistes. Cette chanson est l’une des plus populaires du mouvement ouvrier italien et a connu plusieurs variantes en fonction de l’organisation politique qui l’a utilisée au cours de la lutte partisane.
Figli dell’officina, o figli della terra
Già l’ora s’avvicina, della più giusta guerra
La guerra proletaria, guerra senza frontiere
Innalzeremo al vento, bandiere rosse e nere
Avanti, siam ribelli,
fieri vendicator
un mondo di fratelli,
di pace di lavor
Dai monti e dalle valli, giù giù scendiamo in fretta
Con queste man dai calli, noi la farem vendetta
Del popolo gli arditi, noi siamo i fior più puri
Fiori non appassiti, dai lezzo dei tuguri
Avanti, siam ribelli,
fieri vendicator
un mondo di fratelli,
di pace di lavor
Noi salutiam la morte, bella vendicatrice,
noi schiuderem le porte, a un’era più felice
Ai morti ci stringiamo, e senza impallidire
per l’anarchia pugnamo, o vincere o morire !
Avanti, siam ribelli,
fieri vendicator
un mondo di fratelli,
di pace di lavor